The Rubiks


‘The Rubiks’
(Autoprodotto 2003)

L’inizio promette bene: Black Monday un misto tra Black Sabbath e un post-rock con derive ancorate nel blues (la presenza delle chitarre che scandiscono il tempo in modo deviato), cambi di tempo che ricordano i primi Tortoise, pause che creano un suono, un ambiente nuovo, direi post-rock e dark-metal in giuste proporzioni.

Purtroppo nelle altre 4 tracce la potenza si spegne di molto. Deity Day é un punkettino senza nerbo che tenta di essere pop ma non ci riesce, Kick the Twang é un blues sporco che crede di essere spiritoso o in qualche modo easy, ma risulta pesante/stantio. Columbine é una canzonetta simpatica che si salva per i cambi di tempo (dal blues al grind) e per l’uso degli strumenti (la chitarra quasi surf) che non risultano pesanti.

Alti e bassi. Gli alti molto alti e i bassi molto bassi. Uno stimolo per scremare le cose impolverate e provare a rischiare di più. Mi piacciono molto le scelte di cambi improvvisi di tempo e il lo-fi dell’insieme (in qualche maniera (non surf) ricordano i Man or Astroman).

Per contatti: Olivié – 25 Rue Bon Pasteur – 69001 Lyon – 04 72 00 03 97 – e-mail: kaugumi@hotmail.com

Voto: 6

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