(MinimalRome 2004)
Musica dallo spazio, di scena sono i suoni della prima compilation assemblata dal duo Valerio Lombardozzi e Simone Mogliè, romani purosangue e tra i prime movers nell’iperprolifico panorama elettrosonico romano. Broken Pots Hill, ovvero Monte dei Cocci, titolo che nasconde un forte significato simbolico nell’ambito dell’immaginario testaccino e che rimarca la provenienza esclusivamente romana degli artisti selezionati e coinvolti in questo nuovo progetto, l’ennesimo, nato dalle idee della sterminata schiera dei technomaniaci capitolini. Ancora un ampio spettro di atmosfere quindi che, pur se con diverse digressioni intelligent, si rifanno direttamente alla scena electro più tradizionale, con un attenzione particolare rivolta al lato ‘acido’ della faccenda electro, a configurare un suono generale cupo ma dinamico, carico di rimandi eighties e patterns da modernariato analogico che riescono ancora, e forse con un rinnovato significato, a proiettare l’ascolto in luoghi siderali ad alta suggestività. Ed è musica per dancehall interplanetarie quella prodotta da Andreas Hertz, vicina per senso del ludico agli stilemi di Robotnick, è un funk automatizzato ad alto tasso ipnotico quello di Gianluca Bertasi nei panni di Feedback, è un electro deviata quella della splendida People di Fabio Zippo a.k.a. Zeta Project, sono elaborazioni idm quelle di Mattia Mariani Marini nei panni di Dookiefast, che inizia a spostare il baricentro sonoro del disco, a seguire l’acid-techno del poliedrico Fabio Di Mauro, stavolta sotto monicker Nrn, ancora elettronica marziale e robotica da Andreas Hertz è il nuovo progetto Kobol Electronics, i suoni ultrabionici del duo Composite Profuse, il fantasma di Fabio Scalabroni materializzatosi qui nei panni di Hologram, a sfoggiare un suono disco-trance da far muovere le gambe a un centenne, e poi i ritmi sghembi di Auto.Vox, progetto dietro il quale, tra gli altri, si celano le menti visionarie di Amptek e Marco ‘mic-mac’ Micheli, ancora sonorità da italo disco d’annata con il duo formato da Gianluca Bertasi e Valerio Lombardozzi nei panni di Roma Minimale, quest’ultimo lo ritroviamo più avanti con il progetto V-mr, seguito a ruota da Moiexbeat, rispettivamente progetto singolo dello scudiero Mogliè, un altro passaggio attraverso le atmosfere sinistre di Luca Panieri nei panni di PnZ e per chiudere tutta la dinamicità e l’accuratezza per i suoni dell’organico Seventysix, che vede di nuovo coinvolto Fabio Di Mauro e il suo braccio destro Dj Triple P. Ancora un’esaustiva panoramica quindi, che dimostra, se ce ne fosse bisogno, un’eccezionale multiformità di vedute e di intenti all’interno di un’unica scena, quella elettronica romana, il tutto racchiuso in un mind trip lungo più di 70 minuti da percorrere con le cuffie ben fissate sulla testa e, se è possibile, le cinture allacciate. Per i feticisti dell’originale, la confezione è ordinabile direttamente presso info@minimalrome.com alla cifra irrisoria, se ciò può avere una qualche rilevanza in faccende musicali come questa, di 10 euro, altrimenti potete anche scaricare AGGRATISE il tutto su http://www.minimalrome.com/.
Voto: 9
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