(Clapping Music/ Dense 2004)
Minimalismo elettroacustico. Sì ma mica tanto profondo. Anzi. Vorrebbe essere profondo. Invece riesce ad essere molto orecchiabile. Giusto per passare qualche ora. Insomma un buon disco di sottofondo. C’é qualche suono di arco, qualche tasto di pianoforte sfiorato, insomma quella finto new-age che un po’ si sente anche nelle ultime cose di Einaudi, condita da qualche suono concreto.
Il disco non fa altro che ripiegarsi su se stesso. Non c’é ricerca di bello, tutto sembra abbastanza stantìo. Musica da salotto, musica d’arredamento diceva qualcuno. Non un nuovo Satie (magari!). Purtroppo non convince. A meno che non abbiate ascensori da sonorizzare.
Voto: 4
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