Earzumba ‘Hermoso Movimiento + Florence Escondido’

(Dialsinfin 2004)

Earzumba è un progetto che parte da molto lontano. Christian Dergarabedian
(l’intestatario unico della sigla) è un musicista argentino con un notevole
bagaglio alle spalle, è stato tra i membri fondatori dei terroristi
sonori
Reynols per poi affinare il suo stile poliedrico lungo una serie
di collaborazioni importanti che lo hanno visto dividere palchi e produzioni con
i vari Francisco Lopez, Ernesto Diaz Infante e Bob Marsh
tanto per citare i più noti.
Il cd in questione riunisce in un’unica uscita due suoi lavori, “Hermoso
Movimiento” che copre l’arco temporale dal 1998 al 2001 e “Florence
Escondido” che sviluppa materiali catturati e creati dal 2000 al 2001.
Due lavori complementari per conoscere a fondo il lavoro di questo interessante
autore ma assolutamente spiazzanti nella loro profonda diversità che probabilmente
si tramuta nel reale punto di forza del’opera in questione.
“Hermoso Movimiento” è fortemente prossimo ad una sorta di plunderphonia
randagia che ingloba però a dispetto di lavori similari una forte
componente di suoni stataci ed ombrosi. La partenza è affidata a Mendigando
Amor
brano costruito intorno a piccoli furti compiuti ai danni di Palito
Ortega
e Tanguito, due musicisti mito nell’Argentina degli anni sessanta;
scapestrato ed illuminato tributo alle proprie radici.
Poi tutto repentinamente muta, con Dicho Sin Palabras si è catapultati
in una sorta di landa statica solcata da drones estremamente garbati frutto
di setacciamento di materiali rock. Suadente è dir poco.
I successivi brani amplificano a dismisura questa strana mistura di suoni trovati
che si dilatano all’infinito confluendo piuttosto organicamente nella summa
del percorso che si rivela essere Alrededor De Las Manos.
I suoni giorno per giorno di Buenos Aires si coagulano intorno ad un bordone ritmico/armonico
frutto di rapine ai danni di famose band del Sud America.
Mirabili strutture pregne di malinconia e gioiosa vitalità si concedono
al nostro sguardo.
Primi applausi da tributare.
“Florence Escondido” presenta lavori se possibile ancor più sottilmente
deformi ma anche sicuramente molto più carichi di fascino, vengono a convivere
placidamente spettri blues, aperture ectoplasmatiche di tango e
oscure ed introspettive atmosfere in una sorta di incubo a colori molto più
sottilmente velenoso del precedente lavoro.Monopolio Del Dolor e Voces
Que Fueron Personas
sono due gioielli preziosi che in pochi attimi disegnano
scenari da catastrofe imminente con tinte assolutamente aliene per le nostre longitudini.
Applausi a scena aperta.
Da tenere fortemente d’occhio perchè non si capisce dove possa arrivare.
Caldamente ed altamente consigliato.

Voto: 8

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