(TIBProd. 2004)
All’inizio puo` spaventare un po’ la nota di copertina: industrial noise of a day in a factory. Un’ unica traccia su ognuno dei due cd. Un’ora per traccia. Ci troviamo davanti non a una semplice operazione di registrazione di suoni, bensì a una composizione di musica concreta che usa i suoni della fabbrica per esplorare spazi sonori normalmente associati al lavoro.
Si potrebbe definire quasi come un’ambient noise industrial. Il suono non e` troppo industrial. E`più filtrato di quanto le confezioni dei cd sembrino annunciare (la confezione è una bustina grigia ricoperta di filo di ferro). Il lavoro si lascia ascoltare senza problemi. In qualche punto ci sono dei ricordi forse di Aphex Twin e qualcosa di krauto (magari i primi lavori rumoristici dei Kraftwerk). Ovviamente viene fuori anche Luigi Nono (La Fabbrica Illuminata) quando si ipotizza la pubblicazione ufficiale di quest’opera il 1 maggio. Industrial politico? Non so quanto senso abbia al giorno d’oggi (i sindacati esistono?). Forse proprio in questo sta la protesta: non essendoci più sindacato allora la rivolta o la presa di coscienza può partire anche dalle opere d’arte.
Se siete dalle parti dei T G e vi entusiasmate con suoni ripetitivi e sporchi, questi due dischi fanno per voi, se no si consiglia lo stesso di provarne l’ascolto.
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Voto: 7
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