(Autoproduzione 2004)
Secondo lavoro autoprodotto per Il Teatro Delle Ombre che si rivela fin dal primo pezzo (Divora) più immediato, con un miglior lavoro in fase di missaggio e strutturalmente più complesso rispetto al loro primo cd, ‘Storie D’ Inverno’.
I pezzi sono molto ispirati e di chiara matrice HC ma dai forti connotati melodici…provate a immaginare il Torino-hc più triste che vi passa per la testa e coloratelo con tonalità che spaziano dal grigio al nero pece e come sfondo metteteci il triste e desolante nord-est.
Tra i pezzi segnalerei inoltre, Occhi Come Vetri ( tirata e veloce), Mai Più, Grigiore e Novembre (ambedue con un buon cantato doppiato ben sorretto da un drumming incalzante e preciso) mentre Pagine Vuote potrebbe far pensare ai Massimo Volume virati hardcore.
Bello l’artwork con foto in bianco e nero alternate a bei disegni dall’aspetto molto naif.
Voto: 8
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Autore: maxrenn76@lycos.it