(Nicotine Records 2004)
Prima di analizzare il seguente disco, devo complimentarmi con la Nicotine Records (qui gemellata con El Paso), piccolo e operoso centro sociale di Tortona, che oltre ad essere culla per i Bad Dog Boogie, si prodiga da anni per esportare rock’n’roll nostrano in Europa e aldilà dell’oceano. Play. Partono sparati gli Electric Frankenstein, monolitici di “riffettoni” al granito come se piovesse. A disposizione hanno tre brani più una cover (Not For Sale dei Girl School), ma sembra di ascoltare un unico pezzo di un quarto d’ora, tanto piatti e statici quanto prevedibili. Non c’è nemmeno da stupirsi, dato che il “Frankenstien elettrico” ci propina la stessa sbobba di hard punk da quasi 13 anni! Traccia 5, Bad Dog Boogie. Vengono da Torino e adottano le medesime sonorità degli inquilini del piano di sopra; sta per scendermi una lacrima (non certo di gioia!) e i déjà vu si moltiplicano e prendono il sopravvento. Sono simili, ma non conformi, ruvidi, più sporchi però al contempo pungenti e meno enfatici: in sostanza attitudinali al punk a discapito dell’opprimente formato hard. Questa è la loro seconda prova su disco (dopo il più che sufficiente ‘Motorfucker’) e anche se ancora acerbi vantano un minimo di carattere. Andrebbero premiati solo per aver intitolato una loro canzone Mike Tyson (King Of R’ N’ R) e per aver “coverizzato”, senza allontanarsi troppo dall’originale Judy Is A Punk dei Ramones. Credo di essere stato abbastanza esauriente: siamo di fronte a dei derivati che propongono un genere sfruttatissimo senza un guizzo di originalità. Consigliato ai cultori (o fanatici se preferite) del genere, agli under 16 con smanie di ribellione, sperando che scoprano quanto prima gli Stooges, MC5, o i Dead Boys.
Voto: 5
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Autore: bobdio@aliceposta.it