(Tibprod 2004)
Elettronica di limite anche per Andrè Borgen, giovane produttore norvegese, già coinvolto in diversi altri progetti, che in questo cd seleziona una raccolta di 10 tracce composte in perfetta solitudine a cavallo tra il 1997 ed il 2003 e molto dissimili tra di loro per intenti. Un’elettronica sperimentale di non facile avvicinamento questa, ermetica, ostica, dissonante, che assembla elementi sonori di varia natura in un iter che passa da momenti cervellotici ed intricati nelle strutture ritmiche ad altri più dilatati ma non per questo più quieti. I suoni analogici e i disturbi si rincorrono in veloci e disorganizzati meccanismi ritmici dal carattere industrial e spesso sfociano in crescendi di rumori bianchi e sciabolate noise. Raramente però si riesce a trovare un senso preciso in una così vasta mole di informazioni sonore, la sintassi è quanto mai prolissa e l’effetto generale non convince appieno, l’ascolto di contro risulta penalizzato e in più di un’occasione quasi insopportabile. Una musica fondamentalmente superflua.
Voto: 5
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