(HybridElectric 2004)
Il carattere composito di un album non ne costituisce sempre un pregio. Se, infatti, a monte dell’eterogeneità dei suoni contenuti nell’opera e che si succedono di brano in brano non stanno un competente eclettismo e un’adeguata visione di insieme, tutto si risolve in una sequenza di sonorità che fatica a trovare (o non trova per nulla) continuità e senso compiuto, rendendo ostico anche l’approccio emotivo da parte di chi ascolta.
Non è certo questo il caso di ‘This Time, Each Year’, opera prima degli inglesi Lorna, licenziato dall’americana HybridElectric e che segue a distanza di ben quattro anni l’e.p. ‘Never Grow Old’.
Arrangiamenti articolati, dalle componenti più diverse, che si incontrano, sovrappongono e allontanano con squisita naturalezza, sono fonte inesauribile di melodie gentili eppure straordinariamente complesse.
Facendo accorto e sapiente uso di trombe, flauti, archi, chitarre acustiche ed elettriche, xilofono, campionature e di una morbida, e spesso jazzata, sezione ritmica, i Lorna ci regalano perle slowcore à la Red House Painters (The Special Guest, brano d’apertura, per menzionarne una) strizzando l’occhio ai Mojave 3 (Sandown Bay, Punxsutawney Song), senza peraltro dimenticare i loro predecessori Slowdive, e facendo di tanto in tanto risuonare in sottofondo stereolabiche eco sintetiche (No One’s Been Here Before, South Of The Border, West Of The Sun) per poi lasciarsi occasionalmente sedurre da inaspettate tentazioni post-rock (Four Hours Light, Flux Capacitor).
Il tutto è permeato e amorevolmente ricondotto ad unità dalla voce di Sharon Cohen, perfetta e così inarrivabilmente dolce da poter sembrare irreale e che suona invece così vicina e familiare.
La preziosa prestazione vocale della cantante, infatti, quasi in contrasto con la sua inappuntabile eleganza, dona all’intero album un’aura di semplicità e quotidianità tale da renderlo adatto a qualunque momento della giornata, quale che sia il vostro umore, sia che vi troviate a vivere un’interminabile giornata grigia e cupamente silenziosa sia che vi sentiate sollevati dai colori e dalla luce di un giorno terso e soleggiato.
Voto: 9
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Autore: acrestani71@yahoo.com