Nuova Uscita ‘Milano Calibro 9’ In Doppio DVD.
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“Il più grande noir italiano di tutti i tempi” – Quentin Tarantino
Milano calibro 9 – doppio DVD
1972, Italia, 97 minuti, colore
versione originale italiana con sottotitoli opzionabili in inglese e versione inglese
VERSIONE RESTAURATA E RIMASTERIZZATA DIGITALMENTE
Regia: Fernando Di Leo
Soggetto dai racconti di Giorgio Scerbanenco
Sceneggiatura: Fernando di Leo
Fotografia: Franco Villa
Musica: Luis Enriquez Bacalov
Montaggio: Amedeo Giomini
Produzione: Daunia ’70 Production
Cast: Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Mario Adorf, Lionel Stander, Philippe Leroy, Luigi Pistilli
extra:
Documentario Calibro 9
Documentario Fernando di Leo: la morale del genere
Documentario Scerbanenco noir
Galleria fotografica con testimonianza di Gastone Moschin
Biografia e filmografia del regista
Milano calibro 9 (girato nel 1971 e uscito l’anno successivo) è il primo capitolo della celebre “Trilogia del Milieu”, continuata da La mala ordina e conclusa da Il boss, nel corso della quale Fernando Di Leo esplora i vari aspetti del mondo della criminalità organizzata. Il titolo del film è debitore di un racconto di Giorgio Scerbanenco contenuto nella raccolta I Centodelitti, e sempre dallo scrittore russo derivano alcuni spunti di sceneggiatura (Stazione centrale ammazzare subito per il pacco bomba, Vietato essere felici e La vendetta è il miglior perdono per alcuni caratteri del protagonista Ugo Piazza). Ma in sostanza si può dire che di Leo abbia costruito il proprio film in assoluta autonomia, utilizzando la categoria del noir per un personale discorso sociologico e antropologico, oltre che filosofico, sull’universo delinquenziale. La riuscita perfetta di Milano calibro 9 passa anche attraverso l’uso accorto degli attori, in particolare Gastone Moschin – che per la prima volta nella carriera si cimentava in un ruolo drammatico -, Barbara Bouchet – nella cui bellezza il regista trovò riflessi di ferocia adatti al personaggio -, Mario Adorf – artefice di una caratterizzazione memorabile nella parte del violento e sardonico Rocco Musco – e Lionel Stander, che inaugura la tradizione dei grandi interpreti hollywoodiani adottati da Di Leo nei propri noir. Ma vera protagonista del film è la città, Milano, che si affranca da una pura funzione di sfondo alla vicenda narrata diventando un centro nevralgico di lotte intestine tra la malavita e un ganglio di interessi economici sporchi. Grande pregnanza al tutto offre infine la colonna sonora, composta da Luis Bacalov ed eseguita dal gruppo degli Osanna, che commenta magnificamente l’alternarsi di crudeltà e lirismo alla base di quello che giustamente si considera il capolavoro di Fernando Di Leo.
Cordiali saluti
La redazione
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