Filofobia ‘Entree Du Port’

(Desvelos/Audioglobe 2004)

Tracklist :
1. Quanto tempo fa
2. Revo
3. Intercity
4. 37 gradi
5. Non è successo niente
6. Metropolis
7. Tra le varie risposte
8. Tre periodi
9. Stella

Dopo due demo, con risultati molto più che positivi, ecco il disco d’esordio per la band aretina dei Filofobia.
‘Entrée Du Port’, con la produzione vigile ed accorta di Giovanni Ferrario dei Micevice, ha come risultato un pop “colto”, di non facile presa al primo ascolto, ma man mano, e con l’attenzione che si deve alle piccole perle, ci si ritrova rapiti e conquistati dalla grazia ammaliatrice di questo lavoro.
Questo disco è un composto, sapientemente mescolato, di melodie oblique e malinconiche, digressioni strumentali ed ingenuità poetica.
Come riferimenti musicali, possono essere citati il pop-rock inglese: primi Radiohead, Blur, Decemberists, Muse e tutto il movimento brit pop; ma è di reale e difficile catalogazione questo disco, infatti si passa dall’indie rock, al pop più raffinato fino alla cantautoralità italiana con risultati mai banali e scontati, ma un’originalità sconvolgente.
I testi sono composti da un’incessante quantità di domande che evocano angosce trasudanti di pena. Essi raccontano situazioni di vita dei quattro componenti, ma, anche essi, ad un ascolto più attento risultano non semplici scritti ma un qualcosa di molto più profondo.
Questo disco d’esordio suona davvero molto bene, ricco d’idee e ben suonato. Un disco, compatto e rarefatto, che attrae l’ascoltatore già al primo ascolto, ma andando avanti si scopre in tutto la sua magnificenza.
Nel cd compaiono anche, oltre a Giovanni Ferrario, Pacho, il percussionista di Morgan anche Enrico Gabrielli, clarinettista dei Mariposa e di Marco Parente. Insomma un’arricchimento, di notevole impatto, d’elementi ad una band già plasmata e che aspetto di vedere live e nel prossimo lavoro.

Voto: 8

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Autore: dammaro@heraclea.it