Ironia E Passione Nei Versi Di Serena Granatelli
Di Cristina Contilli
Serena Granatelli è nata nel 1985 a San Severino Marche, ma vive a Civitanova. E’ iscritta al primo anno della facoltà di filosofia presso l’università di Macerata. Nel 2002 ha vinto il concorso intitolato al giornalista Arnaldo Giuliani riservato alla recensioni di spettacoli teatrali.
Serena è una scrittrice giovane che, mescolando le proprie esperienze personali alla lettura di poeti come Baudelaire ed Hikmet, sta cercando di costruirsi uno stile autonomo ed originale. I suoi versi raccontano l’amore in modo impetuoso e passionale, costruendo, a partire da oggetti e da situazioni minime, immagini insolite.
Nelle poesie d’amore di Serena Granatelli si alternano ironia e passione. L’ironia si rivela nella scelta di un lessico concreto, tangibile, carnale.
Due poesie, tratte dalle raccolta Profezie devote di parole baciate di Serena Granatelli, rivela le caratteristiche del suo stile:
BASTAMI TRA LE VESTI DI SMALTO
Bastami
tra le vesti di smalto
e i pasticci di sale
acido fiore alla crosta
di senape
e al miglio diluito.
Brindami
tè di te e canfora e vino
e sfiora il tempo
concesso
ai ritagli di stoffa
a carnevale.
E NON SERVONO LE PERLE
E non servono le perle
quando sogno di volare
con le pinne dei pesci rigati
e mi attacco ai bocchettoni
per respirare l’oceano
spoglio le mie pinne
da sirena
e vesto le rondini
ladra di specchi
e di immagini riflesse
S. Granatelli ‘Profezie Devote Di Parole Baciate’. Macerata, Circolo di lettura Quattordici febbraio, 2004