(Autoprodotto 2004)
No Ziroh, contrario di “Horizon” sia letteralmente che in quanto a significato, per esprimere “la mancanza di libertà e il claustrofobico senso della realtà”.
Un alone di depressione e di oscurità che permea tutto il disco del quartetto catanese (per 3/4 al femminile), sette tracce di Alternative Rock divorato da spore gotich-metal in abbondanza, cosa che peraltro si intuisce già dal nome e dal look in copertina.
L’impressione generale è però quella di un cane che abbaia ma non morde, cause la voce qua e là troppo smussata e che spesso si tiene visibilmente a freno per non stonare, e le chitarre che attendono impazienti una bella affilata.
Sono un pò più interessanti le brevi intro e outro (che continuano a giocare sulla contrapposizione enoizisoppartnoc… non abusatene, sennò poi al secondo lavoro non vi rimane più niente!) con i loro umori elettronici incisi al contrario e accompagnati da voci tetre e spettrali, ma soprattutto Strange Days, con un ritmo martellante che risveglia ricordi wave dai lontani ’80 e mantiene finalmente la giusta tensione.
Nel complesso orecchiabili, ma certo non spiccano per originalità, viene da pensare a Lacuna Coil,Him e ad altri esponenti del Gothic più Pop e fruibile, nè tantomeno fanno gridare al miracolo…
Ma la cosa principale, e qui c’è da lavorare ancora molto: impatto e tensione, impatto e tensione.
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Voto: 6
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Autore: alealeale82@yahoo.it
