(Domino 2004)
Hood, ovvero i poeti dell’uggia, della solitudine e dell’alienazione dell’età contemporanea.
Mancavano dalle scene ormai da diverso tempo ed eravamo in attesa che dessero un seguito dell’eccellente ‘Cold House’ del 2001. L’attesa è stata sì inframezzata da due monumentali raccolte retrospettive, delle quali abbiamo a suo tempo detto, ma grande era il desiderio di ascoltare del nuovo materiale e, sul finire di questo 2004, i Nostri ci accontentano con ‘The Lost You’, un e.p. di cinque brani, anticipazione del nuovo album ‘Outside Closer’, la cui uscita è prevista per l’inizio del prossimo anno.
In apertura, veniamo subito proiettati all’interno di scenari paranoici dipinti della title-track, attraversata da ritmi sincopati, che si fanno progressivamente più insistenti, quasi ossessivi, nel loro accompagnare una dissonante melodia emicranica e claustrofobica, mentre la voce stonata e sofferente, per non dire agonizzante, si trascina alla volta di un finale che pare destinato a sfociare nel caos ma che invece si arresta un attimo (o forse due) prima.
Le successive tracce si muovono tra languido post-rock (ora più denso e plumbeo, You Can’t Breathe Memories, ora più etereo, Over The Land Over The Sea, fino a farsi decisamente soundscape-oriented in By Island Lake) e il melanconicamente squisito wave pop di The Rest Of Us Still Care con le sue chitarre jangly e i cori angosciosamente accorati che riecheggiano in chiusura.
Come sempre, i folletti di Leeds non hanno tradito le nostre aspettative e, ne siamo certi, così sarà anche con la nuova prova sulla lunga distanza. Appuntamento, quindi, a tra non molto.
Voto: 8
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Autore: acrestani71@yahoo.com