(Golf Records / Goodfellas 2004)
Dalle ceneri dei Pitch Shifter e Consumed nasce questo nuovo progetto. Se avete confidenza con i gruppi madre sapete già di cosa si tratta. Metallo marcato UK con lo sguardo totalmente rivolto agli USA. Riff quadrati e fulminei, screamo a profusione, e melodie quasi emo-tive. Si resta subito travolti dalla tonnellata di decibel iniziale e si va avanti così, ad oltranza per tre quarti d’ora abbondanti, con una ballata a metà scaletta giusto per riprendere fiato. Niente di nuovo insomma, e soprattutto niente che gli At The Drive In non abbiano già fatto infinitamente meglio. Anche se quando si elevano da un certo schematismo risultano molto più efficaci (come nel climax di Leading Into Trees).
‘Phenomenology’ malgrado una certa piattezza di soluzioni resta comunque un lavoro ben prodotto e fatto con cura che non dovrebbe dispiacere agli amanti del settore.
Voto: 6
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