(Bridge Nine 2003)
Ed eccoci al primo full lenght della formazione old school di Seattle diventata la band di punta dell’etichetta bostoniana. Dopo due ep di discreto successo cosa dire loro nuovo lavoro? Sicuramente ineccepibile. Registrazione, composizione dei brani, efficacia nell’esecuzione e tutto il resto girano come da copione. La prima traccia, la title track, è un tale fomento che potrebbe mandare fuori di testa qualsiasi maniaco di Gorilla Biscuits e compagnia bella. Veloci e melodici al punto giusto. Cori che entrano in testa e non ne escono facilmente.Ottimo anche il brano di chiusura Every Word.
Grafica in bianco e nero con foto dei Champion dal vivo ed altre in pieno stile Minor Threat.
Testi rigorosamente sul credo Straight Edge!
A voler cercare il famoso pelo nell’uovo si può dire che la canzone migliore dell’album è The Decline che guarda caso era un brano presente sul loro primo ep Count Our Numbers, probabilmente la loro uscita migliore. Questo, unitamente al fatto che dodici brani potrebbero risultare un po’ lunghi da digerire, significa che i Champion cominciano a ripetersi? Non lo so.
Sicuramente è un album da ascoltare senza farsi troppe domande, ne va della godibilità: mettetelo su e buttatevi nel pit!
Voto: 8
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Autore: michelepan@katamail.com