(Psychotica Records 2004)
Seconda prova per questo quartetto di New York, che nella grande mela ha trovato humus e terreno fertile per il suo noise condito a post-punk. Venti minuti di pura adrenalina, senza un attimo di respiro, tracce cortissime che si infilano come schegge nelle vostre orecchie, un cantato isterico intervallato da urla e contrazioni vocali, chitarre scomposte, accordi di basso in loop continuo, batteria perfettamente inquadrata; in altre parole anarchia musicale ispirata da una grande vena creativa, è l’arte del punk nel nuovo millennio, sintetica ma furiosa nello stesso tempo. Ascoltare per credere
Voto: 9
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