(Wallace Records 2005)
Incontro di “titani” o più semplicemente di amici che vogliono utilizzare la musica per la loro voglia di comunicare, questa prova a cura di Gianni Gebbia, sassofonista palermitano che ha girato, e continua a fare, il panorama del free galattico e interstellare collaborando con il gotha del genere; Lukas Ligeti figlio d’arte nei natali e nel mestiere come compositore (il padre è un noto compositore “colto” tale Gyorgy Ligeti) e entrato nelle grazie di Zorn che ha pubblicato ultimamente le sue composizioni da camera; e per finire Massimo Pupillo bassista tra gli altri e in maniera preponderante degli Zu trio di oltrejazzcore interstellare che va a braccetto a passo doppio con il panorama di cui sopra. Questi tre signori (indicativamente l’età biologica è quella) hanno deciso di riversare su cd le sessions registrate a Williamsbur, New York in un caldo? giorno di febbraio e di permettere a chiunque fosse interessato di ascoltarle, grazie anche alla lungimiranza di un tale Mirko Spino, avvezzo a imbarcarsi in codeste follie soniche. Follie si ma ragionate e ben azzeccate queste composizioni del trio sono immediatamente e piacevolmente udibili, decomposte in momenti di coinvolgenti accompagnamenti improvvisati ad altri dedicati ad ombreggiate riflessioni in solo che si dipanano per l’album. La classe dei convenuti a questo incontro rende l’ascolto interessante e mai “pesante” e avvincente. Consigliato.
Voto: 8
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