(City Centre Offices/Wide 2004)
Autori in precedenza, a cavallo delle due metà degli anni Novanta, di un paio di album con il nome di Famous Boyfriend, i Remote Viewer (Craig Tattersall e Andrew Johnson, che hanno suonato rispettivamente batteria e chitarra in quattro album degli Hood) ormai da qualche anno sfornano enigmatiche e suggestive creazioni elettroniche.
Con il precedente ‘Here I Go Again On My Own’, la band aveva abbandonato i criptici beats quasi industriali dei primi 12” e dell’omonimo album d’esordio, facendo spazio a sonorità notturne e languide, a volte pressochè statiche, fino a dare all’ascoltatore la sensazione di un arrestarsi nel tempo.
Nel nuovo ‘You’re Going To Love Our Defeatist Attitude’, i Remote Viewer riprendono il loro cammino creativo esattamente dal punto in cui lo avevano lasciato con il precedente lavoro.
Gli scenari evocati sono sempre quelli che si presentano agli occhi ad una persona qualsiasi, la quale, in una notte qualsiasi, vaghi per le strade deserte di una città qualsiasi.
Musica notturna (ma non per questo tetra e inquieta) e intrisa di mistero (da non intendersi necessariamente quale sinonimo di inquietudine) che fa da colonna sonora ad una solitudine non sempre sgradita, anzi, talora fors’anche cercata, quale momento di raccoglimento da dedicare a quel soliloquio interiore che l’odierno caos esistenziale rende sempre più difficile, come pare voler sottolineare la deliziosa voce di Nicola Hodgkinson (già con i Boyracer e ora nota al pubblico come Empress) che, risuonando dolce e poetica, emerge dal, e scompare nel, lento fluire delle note della title track, di Let’s Not Do Much About It! e di It Occurred To Me. And Went Away.
Una novità, la presenza della Hodgkinson, che rende ancora più piacevolmente intrigante il lavoro di questo defilato, e non proprio prolifico, duo di Manchester. Ci auguriamo di trovarli insieme anche in occasione della prossima uscita.
Voto: 8
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Autore: acrestani71@yahoo.com
