(Baracca E Burattini/Edel 2005)
….Racconta Giovanni Lindo Ferretti che da piccolo la nonna gli aveva insegnato a dire le preghiere tutte le sere. Il piccolo G.L.F., legato da generazioni alla religione cattolica, cresce e ne impara di nuove in collegio con preti e suore; poi il liceo, una nuova scossa, una scintilla che illumina le contraddizioni dell’etica cattolica convergendo al comunismo più ateo. Il resto è storia: G.L.F. diventa meravigliosa effige di iconoclastìa ed anticonvenzionalismo con i CCCP, i C.S.I. ed oggi con i P.G.R.. E’ uno strano iter circolare che riporta il nostro alla sua infanzia, un pargolo di cinquant’anni che scuoia la sua icona per sviscerare il lato più devoto concretizzatosi in ‘Litania’: progetto ambizioso, atipico, che come suggerisce il titolo, trattasi di una raccolta di preghiere in italiano e in latino, canti liturgici e paraliturgici della tradizione popolare cattolica. Registrato dal vivo nel Tempio Valdese avvalendosi della collaborazione di Ambrogio Sparagna (organetto e voce), del quartetto vocale Vox Clara e di altri più che validi strumentisti e cantanti. G.L.F. si cala nelle vesti a lui più congeniali e da gran cerimoniere qual è, ci introduce alla sua messa procedendo in pompa magna e inserendo alla funzione Occitania, monologo già proposto dal vivo con i P.G.R., Paxo De Jerusalem, Intimisto e forse la versione più magnetica, definitiva di Madre, estrapolati dal repertorio CCCP/C.S.I.. Il risultato è sorprendentemente positivo, sconvolgente per la solennità degli arrangiamenti e per il suggestivo lavoro dei cori; sicuramente il disco più “punk” che sia riuscito a confezionare dopo più di vent’anni di militanza.
Voto: 8
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Autore: danielecintio@hotmail.it