Nicoletta Vallorani ‘Eva’

 

 

Di Aldo Piergiacomi ‘Ex King’

aldopiergiacomi@libero.it

 

EVA
Nicoletta Vallorani
2002 Einaudi Tascabili.
Stile libero noir

Milano.
la vera protagonista è lei… ma non la Milano da bere anni ’80 o la più
terrificante Milano padana dei nostri giorni… qui è una Milano del futuro
prossimo, del dopodomani, di un giorno che se vediamo bene è più vicino di
quanto sembri.

e quindi seguendo tutto o quasi lo stradario del centro di una Milano post-post
industriale con la scusa della ricerca di un serial-killer, ci si accorge della
Milano sporca, quella da nascondere, quella che tutti vorremmo rimuovere dal
nostro lurido presente.

qui di perfetto c’è solo l’assassino inafferrabile(?) e le sue mirabili opere
d’arte! tutto il resto è imperfetto, brutto, deforme, paranoico, sporco e da
nascondere… e così che: tutti i personaggi strisciano ai margini delle zone
protette e interdette a chi non conta, tutte le case sono ex(?)-carceri o nuovi
accoglienti lager, tutte le vie fangose e battute da una fredda pioggia di una
falsa primavera…

ma il presente da nascondere a ben vedere è solo una scusa per nascondere quello
che più ci spaventa… il terrore vero viene dal Passato!
e del Passato gli incubi che ci atterriscono sono quelli della nostra falsa
coscienza, del nostro modo di buttare alle spalle quello che non vorremmo più
ricordare… di tutte le nostre colpe che dal subconscio ci assalgono e non ci
lasciano che la speranza di un oblio definitivo…

è la Guerra rimossa dalla coscienza collettiva che strisciando riappare, la
Guerra umanitaria, la Guerra dei giusti contro i cattivi, la Guerra che in fondo
è colpa loro, la Guerra che però ha prodotto vittime che diventano Mostri, gli
stessi che popolano i nostri peggiori incubi…

a che serve trovare l’identità del killer? a chi importa scoprire la vera
identità del falsario perfetto? è tutto un gioco per ingannare la coscienza e
farci dimenticare che siamo stati noi a produrre tutto quel dolore che ora
riappare amplificato nei nostri incubi! attenuati solo in parte dalla
“giustizia” delle “opere d’arte” prodotte dal sempre più pregevole
artista-assassino.

chi pensa che tutto questo non possa comportare un libro affascinante e
piacevole si sbaglia completamente… leggere per credere !

rimane un solo rammarico personale aver conosciuto la Vallorani solo ora !