(Raster-Noton/Microsuoni 2005)
Torna Carsten Nicolai, esteta del digitale, tra i massimi esponenti della microelettronica di ricerca e precursore a pieno titolo di un movimento concettuale che fa dell’essenzialità della forma sonora un manifesto programmatico. Eccolo di nuovo a noi con una trilogia di ep, in ordine numerico ‘Transrapid’, ‘Transvision’ e ‘Transspray’, a rielaborare, anche riassumendola magistralmente, una visione meccanica e minimale di elettronica che si spalma lungo una serie oramai sterminata di produzioni e collaborazioni. Tre concept works dove sono prevalentemente le costruzioni ritmiche a farla da padrone, più che le esplorazioni modulari di suono, pulsazioni e rotture ad alta dinamicità ma sempre intelligibili. Tre mini cd che giocano prevalentemente sul contenuto ritmico, oltre che sull’accattivante forma grafica del package, e che fotografano l’odierna propensione alla velocità. Un’opera che cerca di risolvere il caos di un mondo votato alla proliferazione ultraveloce e incontrollata delle informazioni. Qui però la tendenza del tedesco a funkizzare le cadenze si accentua, i clicks e i disturbi rimbalzano velocissimi lungo l’orizzonte sonoro dando una sensazione di costante e piacevole dinamicità, caratteristica che mai era stata così marcata nei lavori passati di Nicolai. Persino nel terzo cd, quello più convulso e disturbato, resta una certa soluzione di continuità di suono. Digital processing ai massimi livelli quindi, sicuramente tra le più interessanti emissioni del genere in questi ultimi tempi.
Voto: 9
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