(Schematic/Microsuoni 2004)
Viaggia stranamente tra electro e darcheggianti speculazioni technopop quest’altra produzione targata Schematic. Un album d’esordio fatto di musica veloce e scattante per un duo che arriva direttamente da Miami e che dichiara apertamente la sua passione per le atmosfere dei primi anni ottanta assemblando un pop stralunato e sbilenco che farà contento giusto qualche maniaco dei revival. Lavoro caotico questo che racchiude attitudini ed umori vari incanalati in 10 visionarie costruzioni post disco, una serie di tracce che si alternano tra cibernetico e colorato technopop e scure suggestioni industrial. Sperimentazioni che cercano di azzardare rievocando fasti passati, lontani spettri e luoghi comuni, ma che risultano però prolisse negli effetti, sterilmente ostiche nella loro essenza cervellotica ed impersonali nel loro andamento discontinuo. In poche parole una musica trascurabile.
Voto: 4
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