AA.VV. ‘From Outer Space To Inner Space’

(Kipple 2003)

La Kipple Officina Libraria, sia etichetta discografica che casa editrice specializzata in pubblicazioni di avanguardia futurista e di fantascienza, inaugura la collana denominata “Intonarumori” (come lo sfortunato strumento inventato da Luigi Russolo) nel 2003 con questa compilation che raccoglie artisti di varia nazionalità, tutti dediti a una sperimentazione nel campo dell’elettronica a 360 gradi, con risultati a volte tremendamente ostili altre più abbordabili: si passa così dalle sonorità minimali e frammentate di basse frequenze di Jonas Coshto alla psycho-techno del duo italiano F. I. A. T., dalla space-ambient ricca di liquidi inserti glitch di Krell al tribalismo sintetico dei newyorkesi Criterion e Doily; e nel mezzo il punk elettro-sovversivo della giovane italo-svizzera Violetta Beauregarde (esilaranti i titoli dei due brani presenti, No tits but a great personality e Sesso illustrato per Silvestrin), e ancora il giapponese Kenji Siratori (un Aphex Twin versione Come to Daddy rabbuonito), per concludere con un altro duo italiano chiamato Livido, autore di un’astrusa orazione dalla voce manipolata e accompagnata da una trama elementare di suoni elettronici, piuttosto inquietanti ed estremi; e a condire il tutto un’atmosfera industriale oscura e pesante, densa di presagi per un futuro completamente meccanizzato nemmeno poi tanto lontano.
Buona presentazione per un ensemble di artisti interessanti e particolari, un lavoro la cui pesantezza complessiva è smorzata proprio dalla varietà delle sonorità presenti, laddove una maggiore uniformità e ripetitività del suono sarebbe probabilmente stata fatale.

Voto: 7

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Autore: alealeale82@yahoo.it