Pubblicazione Meccanico – Scapigliata Della Kipple Officina Libraria: Vol. 9
Di Alessandro Gentili
Uscito nel marzo 2004, questo è il nono e penultimo numero della atipica fanzine Avatar, “pubblicazione meccanico – scapigliata” curata dall’associazione culturale futurologica Kipple Officina Libraria, sia casa editrice che label discografica (definire le uscite della serie Intonarumori come particolari è un eufemismo…): una rivista che si occupa di immagini (interessanti i disegni di Simona Ciccarelli), di problematiche attuali (la rubrica Informadroga, in questo numero incentrata sulla Cannabis), e di cinema, ma che ha il suo cuore e la sua ragione di essere nella narrativa cyberpunk e di fantascienza in genere: racconti brevi che spaziano tra vari lidi ma accomunati da un senso di attrazione-repulsione per un futuro grigio e meccanizzato alquanto inquietante, alla Blade Runner per capirci subito: esemplare sotto questo aspetto la società descritta da Ivo Torello nell’iniziale Catena alimentare, in cui sia i ricchi che i poveri sono schiavi di una fame che abbrutisce e deforma anche le anime più innocue.
Non sempre i risultati sono azzeccati, si nota in certi casi una tendenza al voler dire troppo che rischia di sfociare nel banale (Ritorno al paese dei balocchi di Yari Lanzoni), in altri un umorismo impotente ed insensato (Grazie, preferirei farlo da me)… convincono di più Claudio Gavina con lo stile futuristico-burroughsiano di Mnemozone, i tristi presagi di Annarita Petrino (Capitale) e i viaggi spazio temporali di Adriano Muzzi in Mosè Dvd.
Smorza un pò la tensione accumulata Wonderland.log di MinD BlinD, curiosissima rivisitazione in chiave chat room dell’incontro tra Alice e il Cappellaio Matto nel romanzo di Lewis Carroll, ultimo racconto questo prima di passare alle varie rubriche: uno speciale sullo Steampunk all’italiana a cura di Gianni Ursini, le biografie su Vlad III Basarab Tepes e sull’artista contemporanea Ursula Equizzi, la già citata rubrica Informadroga e tre pagine di recensioni letterarie e cinematografiche.
Realizzata discretamente, interessante o meno a seconda del soggetto: in ogni modo Avatar è certamente una fanzine di nicchia, per appassionati del genere in questione e pochi altri… come del resto il 99% di ciò che viene prodotto dalla Kipple: non un’offesa, una constatazione.
Per contatti: avatar@kipple.it