(Recycled Music 2004)
La timidezza dichiarata sembra sempre un gran peccato, c’e’ il rischio che qualcuno sospetti che l’ ultrasensibilità faccia parte della strumentazione. Ancora piu’ spesso però è solo un pensiero fugace di pre-ascolto che dura il tempo di ricordarsi che in casi come questi hanno poco senso i limiti della finzione.
Di certo dieci anni fa cantare dentro alla cornetta del telefono era una cosa diversa (le tecniche più raffinate rendono i ricevitori di oggi privi di ogni fascino), ora abbiamo molto meno “bassa fedelta” disponibile e molti più effetti (fosse solo la strada spianata) per riprodurla. Questo in fin dei conti non ha importanza quando l’ intenzione si esaurisce nel far musica che, per qualche motivo sul quale non s’ indaga, faccia solo piacere ascoltare. E Skinny Legs, che è una persona ed è nato il 1 Ottobre, fa il genere di canzoni che oggi sono droga, quelle che mettono in pace, dove c’è qualcuno che di sicuro canta e dice cose semplici ma con parole che non si distinguono, ci sono delle chitarre, dei campanelli (ci sono i Pecksniff) e una batteria che potrebbe essere una base della tastierina casio. Tutto questo ottimo quando si ha una terribile voglia di nascondersi e smettere di sentire il radiogiornale per almeno trent’ anni.
Voto: 8
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Autore: ambra.g@gmail.com