Nagisa Ni Te ‘Dream Sounds’

(Jagjaguwar / Sc / Wide 2005)

Direttamente dalla terra del Sol Levante arriva sino a noi questa formazione che ruota attorno al duo Shinji Shibayama e Masako Takeda, autori di “Dream Sounds”, solo quattro brani (in parte già pubblicati ma comunque ri-registrati e remixati) ma per oltre quaranta minuti di musica, già di per sè un indizio sulle sonorità dilatate che attendono l’ascoltatore.
Nagisa Ni Te, ovvero “on the beach” in giapponese, riferimento sia a un tipo di musica che si prospetta solare e spensierata, ma anche un omaggio all’omonimo album di Neil Young del ’74: se un minimo del folk quieto del cantautore statunitense è rintracciabile (più come attitudine che come sonorità) in Me, on the beach, ballata dalla melodia azzeccata in cui spicca la brillante voce di Masako, è comunque più evidente l’influenza dei paesaggi rarefatti di matrice slowcore, sia più sperimentali e minimali alla Gastr Del Sol, sia più popular alla Red House Painters; il risultato vorrebbe essere psichedelico e ipnotico, ma a parte alcuni rari momenti (qualche movimento della lunghissima The true sun) prevale la noia, a causa di melodie sciatte e pigre che non brillano certo per emotività (un chiaro esempio i dieci minuti della monotona The true world).
Altrove, in Anxiety, puntano a velocizzare i ritmi e ad abbondare in chitarre, ma ciò che ne risulta è un leggero e innocuo power pop che stona completamente col resto dell’album.
Nel complesso, un tentativo nemmeno tanto convinto di abbinare melodie di stampo orientale a strutture e forme sonore dell’Occidente, linearizzate e semplificate: tentativo fallito.

Voto: 5

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Autore: alealeale82@yahoo.it