(Madcap Records 2004)
Ultimamente capita non di rado di incappare in quel fenomeno per il quale quando l’esperienza e le pretese si alzano con esse si abbassa drasticamente l’impegno apparente, fino a raggiungere il livello della fedelta’ audio. E cosi’ si scopre che la gara a trovare i piu’ sofisticati espedienti per trarre vantaggio dalle proprie debolezze tecniche è già più che popolare, ed il mondo è ormai dipendente dai suoi frutti.
E’ ancora meglio poi, se tali debolezze e antiqualità appartengono ad un individuo ridotto al minimo, spesso non reale (o del quale non importa chiedersi se lo e’) ed hanno poco a che vedere con chi in effetti produce e registra rumori. Littlebrown e’ un personaggio a meta’, capace di triplicarsi e fare una festa con se’ stesso, dove ci si diverte e si raccontano un po’ di cose che sono successe, usufruendo della semplicita’ del linguaggio che serve a passare il tempo usandosi come interlocutore. Ci sono momenti quindi nei quali si approfitta di una chitarra in mano per lamentarsi e altri nei quali ci sono suoni di cose che quando eravamo piccoli erano solo giocattoli (nessuno ha mai creduto nella dignita’ del kazoo), e ci sono anche delle volte nelle quali si fa finta di ricordare una canzone di pochi accordi e di pochi anni fa, mentre in realta’ si improvvisa su frammenti sparsi nella memoria. L’EP e’ questo e poco altro, ma fa presagire imminenti risultati migliori dell’ uscita precedente.
Voto: 8
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Autore: ambra.g@gmail.com