(S.K. Records 2005)
Comincia a colpi di tritolo la serie Les Douze Salopards della S.K. Redords di Lione, causa la presenza di una tremenda coppia di terroristi sonici a nome Marypoppers e Chevignon: quattro pezzi per i primi, indicativamente un mix di potenza e anarchia distruttiva alla Converge e di isterismo e schizofrenia alla David Yow, il tutto inserito in strutture ritmiche di stretta parentela col post rock più quadrato e spigoloso. Potenti e massicci ma a tratti un pò noiosi e derivativi.
Giriamo il disco e troviamo gli Chevignon, autori di un più convincente crossover totale capace di toccare gli estremi più lontani: death metal, pop malinconico, vocalizzi da tenore (un pò System of a Down) e hardcore turbolento, spesso presenti in contemporanea all’interno dello stesso pezzo; un crescendo di follia decostruttiva in cui non c’è tempo di stabilizzarsi su una certa ritmica che subito questa si trasforma in altro (a volte anche in maniera un pò macchinosa, Moustache ne è un esempio perfetto), fino alla conclusiva Richard III che trova non so come il modo di riallacciarsi alla tradizione con uno strampalato mix di valzer e canzone popolare.
Buona uscita per un ottimo progetto, questo della S.K. Records, tra le label più attive in un paese che abbonda di interessantissimi gruppi spesso ingiustamente snobbati dai più.
Voto: 7
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Autore: alealeale82@yahoo.it