(Autoproduzione 2005)
Novità del momento è questo supergruppo che vede in organico membri di Guinea Pig e Lebowski, dopo poche e calibrate uscite dal vivo giunti all’esordio autoprodotto con un ep di tre pezzi appena, ma comunque sufficienti a chiarire la direzione intrapresa dai quattro jesini: un incedere tribale e nervoso che fa pensare più di una volta ai Primus (sembrerebbe un controsenso, visto che il basso non c’è) e intrecci chitarristici realizzati a regola d’arte, costantemente caotici, sporchi e discordanti a testimoniare la parentela con i Guinea (controsenso numero due, poichè la sezione chitarristica proviene dall’altro ramo): se nella band madre però il rumore è ben intrappolato in strutture quadrate e robuste, qui è libero di muoversi indisturbato, una dichiarazione di anarchia pura, un assalto omicida di scimmie impazzite alla società.
E come se non bastasse, a togliere qualsiasi dubbio sulla follia del gruppo ci pensa il cantante, impegnato a urlare, sputare e delirare nel microfono con gli spasmi mentali e la teatralità di un David Thomas, e con l’isterismo e la lascivia del punk: uno spettacolo di grande effetto che a tratti lascia però intravedere sprazzi di manierismo, come nel ritornello di Jungle Freak, in cui certi istrionismi vocali risultano ripetitivi e ben confezionati piuttosto che figli di un’improvvisazione sincera.
Certamente acerbo e privo di quell’equilibrio che contraddistingue un lavoro finito, questo ep di presentazione possiede comunque tutti i presupposti necessari per la nascita di un’altra ottima band nel panorama musicale locale: ora sta a loro continuare ad alti livelli un discorso iniziato nel migliore dei modi.
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Voto: 8
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Autore: alealeale82@yahoo.it