(Autoproduzione 2005)
Che bella sorpresa! Ecco un gruppo di cui abbiamo bisogno. In Italia Specialmente. I Temponauts guardano con occhio puro alla musica (a quella vera!); ciò tradotto significa: nessuna concessione alle mode del momento e nessuna strizzatina d’occhio agli anni ’80.
Il loro EP racchiude quattro pepite incredibili, forse non abbastanza per giudicare esaustivamente il gruppo ma che già la dice lunga sulla loro bravura. Not in the morning afferma forte e chiaro la loro essenza (sixty)garage, The down bums e Captain frustration intrecciano chitarre jangle con delle armonizzazioni vocali felicissime (che siano andati a scuola con i Teenage Fanclub?), mentre in Men of dangerous maybe sembra di attraversare il deserto a bordo di una decappottabile del ’64 guidata da Alex Chilton.
Dopo tanta grazia il proposito più immediato è che i Temponauts mantengano la loro purezza il più a lungo possibile. Ragazzi, non fate scherzi!
Voto: 8
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