(Cuneiform/Ird 2005)
Doppio cd che festeggia i 25 (!) anni di attività del gruppo canadese Miriodor,
uno in studio ed uno dal vivo.
“Parade” lavora la materia sonora lungo coordinate memori dei passaggi
strumentali di Rock In Opposition eliminando certi dettagli più
rumoristi che si riscontravano nei gruppi europei dell’epoca, il live ci regala
invece la performance tenuta per il NEARfest nel 2002.
Pregi e difetti tipici del genere ben presenti ed allineati.
Sempre tutti bravi, inventiva a 1000, soluzioni che piegano i polsi, grazie a
Dio anche una vena giocherellona che fa capolino di tanto in tanto ad addolcire
il tutto; però che fatica ad arrivare in fondo.
Ci sono episodi intrigantissimi come la obliqua Checkpoint Charlie dove
i filamenti elettronici disturbanti di sottofondo rendono il tutto estremamente
godibile, ma ogni tanto si sbroda via in angolature che fanno rizzare i
capelli in testa letteralmente (la seguente Talrika ad esempio).
Perchè bisogna accumulare tutte queste note?
Perchè bisogna sempre rischiare il coma diabetico con queste note?
Un gruppo come gli Art Bears (tanto per citarne uno) era in grado di evitare
abilmente la costipazione, perchè dover sempre dimostrare qualcosa?
Bravissimi quando vanno svagati su onde funk e accenni exotici, troppissimi
quando cominciano a voler inzeppare di tutto in un unico brano.
Ci trovate dentro in ordine sparso: Van Der Graaf e Soft Machine,
Henry Cow e Jean-Luc Ponty, atmosfere circensi ed atmosfere orientali;
stacchi fusion e spaghetti western.
Qualcosa mi sfugge pure. Aggiungetelo tranquillamente voi quello che vi pare manchi.
Il live se possibile va oltre.
Io passo la mano.
Troppissimo per uno pigro come me.
Chi ama il prog e Zappa si faccia sotto, gli altri lo ascoltino almeno
in parte prima dell’acquisto.
Voto: 5
Link correlati:www.cuneiformrecords.com