(Rudimentol 2005)
Oscuro e spiazzante questo “Quarto Escuro” nonchè sottilmente
delirante.
Nevermet Ensemble sono gruppo virtuale che esiste principalmente nella
testa del suo assemblatore principale Miguel Cabral.
E’ lui infatti il responsabile di questa divertente operina experimental
globale alla Negativland che si sbatte in ogni direzione possibile
strappando sempre e comunque un cenno di assenso convinto.
I partecipanti non si sono mai incontrati fisicamente, i loro rapporti si sono
basati su di una fitta rete di e-mail e scambio di file al quale ha dato forma
definitiva in fase di mixaggio l’intervento di Miguel Cabral che si è premurato
anche di aggiungere tutta una serie di strumenti tradizionali portoghesi.
Teatrino epilettico generato fra Spagna, Italia, Giappone, Stati Uniti, Francia,
Belgio e per l’appunto Portogallo.
Teatrino epilettico e tribale che grattando la scorza colta esprime un
notevole e dissacratorio ghigno punk di primo ordine.
Strumenti acustici, field recordings, respiri assortiti e voci urlate, computer
colti in delirio notturno ed harmonium sacrali; qualcuno ha qualcosa d’altro da
aggiungere?
Parrebbe proprio di si.
Non può mancare infatti tutta una serie di melodie quasi da carillon, qualche
grattata orribile di chitarra distorta al limite col prog ed una serie di arie
metalliche da suonatore di gamelan ubriaco che fanno sempre tanto felice l’ascoltatore.
Schizzi industrial, passi e passetti che potrebbero essere electropop, musica
contemporanea e noise digitale; non ci si fa mancare proprio nulla da queste parti.
Ed il tutto invece di provocare repulsione come potrebbe sembrare genera un intrigantissimo
fascino che giunge a lambire territori prossimi ai Residents ed al compianto
Snakefinger.
Poco meno che ottimo dunque (nonchè molto divertente).
Piacevole sorpresa.
Voto: 7
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