George Marsh / W. A. Mathieu ‘Game / No Game’

(Mutable/Ird 2004)

Vertigine espressiva di percussioni e piano.
Gioco ad incastri che trae la proprio origine dagli studi svolti in ambito teatrale
da Viola Spolin nei primi anni cinquanta.
Nella sua ricerca la Spolin auspicava la creazione di strutture temporali spiraliformi
(Game) dove creare una nuova concezione di presente senza limiti restrittivi.
Una serie di giochi teatrali che si fondavano sul mutuo scambio percettivo
che si veniva ad instaurare fra attori e musicisti, un rapporto fatto di temi
portanti e scambio continuo di sensibilità esecutiva, sguardi e corpi
si inseguivano in un movimento simultaneo ed univoco; una forma espositiva prossima
a certa free music dunque.
Marsh (percussioni) e Mathieu (piano) di quegli insegnamenti hanno fatto tesoro
nella loro lunga carriera, un’ espressione mutabile dalla struttura libera a
seconda dei giocatori coinvolti; un esercizio di lucida visione.
“Game / No Game” presenta una serie di composizioni ubique dove lo
scambio di ruoli (solista / accompagnamento) è costante e suadente.
Una serie a tema di botta e risposta fisico / cerebrale, un rapporto a due divertito
e passionale che genera preziosi bozzetti acustici.
Un alone di cupa ed onirica visionarietà ad aleggiare sul tutto.
Incantevoli travasi emozionali fra linee pianistiche e percussioni metalliche.
Esperienza e trascendenza che si amalgamano in un’unica ipotesi vibrante di
libero suono.
Ventuno delicate piccole composizioni notturne.
Dolci ammalianti ninna nanne cubiste.

Voto: 8

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