(Autoprodotto 2004)
A volte neanche le buone intenzioni e una certa professionalità riescono a far funzionare bene le cose.
Non in un genere come il crossover perlomeno, ormai inflazionato fino all’inverosimile da gruppi italiani e non; è quasi impossibile per dei poveri disgraziati ritagliarsi un maledetto spazio.
Gli Statobardo in questo non costituiscono eccezione, purtroppo; forse è proprio la lontanza dal palco che li frega. Comunque, in ‘Another Education’ il gruppo padovano ci presenta undici pezzi decisamente studiati con precisione a tavolino e accompagnati da una produzione altrettanto puntigliosa (o castrata, che dir si voglia).
Ed è proprio questo che alla fine finisce per nuocere al loro debut album più di quanto non meriterebbe, in quanto all’ascoltatore smaliziato salterà facilmente all’orecchio una certa mancanza di spontaneità.
Il buon lavoro ritmico svolto da batteria e basso avrebbe meritato più presenza, idem più cattiveria per le chitarre; mentre il tutto rimane sempre stranamente sullo ‘sfondo’, catturando l’ascoltatore piuttosto raramente, inutile anche alzare il volume.
Quindi, per adesso è difficile che gli Statobardo vadano al di là di mere ripetizioni di Linea 77 (d’accordo, paragone facile)/ultimi Papa Roach; ottima comunque la title track, più lenta del solito, e Hateball.
In futuro non guasteranno più fiducia nei propri mezzi e un’identità maggiormente definita, al lavoro!
Voto: 6
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