(Wallace records/Robot Radio records 2005)
Veniamo al punto: il 2005 è stato un anno fantastico per la musica prodotta nel nostro paese nei circuiti indipendenti, nuove band hanno calamitato l’attenzione di pubblico e stampa, questa estate si sono visti festival degni di tale nome e mai come ora il morale della truppa è alto ma…se ancora non avete ascoltato ‘Before and After Dinner’ vi manca il pezzo più bello di tutta la stagione.
Dopo questa schierata e molto poco oggettiva introduzione, in quanto chi scrive adora questi tre stilosissimi individui (osservare la copertina), possiamo addentrarci nel fantastico mondo tinteggiato dai Rosolina Mar che leggenda vuole forgiati nell’attuale formazione, dopo un viaggio/pellegrinaggio nella nota località balneare, che per chi non lo sapesse è adagiata sulle paludose rive venete.
Il qui presente disco richiede alcune condizioni affinché il suo benefico potere agisca al meglio sulla vostra psiche, in prima istanza volume alto dello stereo, meglio se al massimo (fottetevene dei vicini), predisposizione mentale ad accogliere grandi ondate emozionali e la consapevolezza di eventuali effetti collaterali come scatenati movimenti di tutti gli arti, in un fenomeno che và racchiuso sotto il nome di ballo allo stato brado.
Ora se ve la sentite potete anche fare una leggera pressione sul tasto PLAY del vostro lettore e lasciarvi semplicemente trasportare da quello che con molto sollievo potrete tranquillamente classificare con una sola parola: ROCK, splendido, cristallino ed insieme contaminato, pieno di riff ma mai prevedibile, e soprattutto spontaneo come se sgorgasse fluido dall’enciclopedia musicale del novecento.
Se non credete alle parole del sottoscritto ascoltate Flesh Dance e ditemi se non vi ritrovate ad un perfetto incrocio tra un pezzo dei PFM, degli AC/DC ed un qualsiasi brano emo, oppure nel pezzo che da il titolo al disco in cui sperimentalismi noise sembrano intersecarsi divinamente con qualcosa che richiama gli Allman Brothers Band per poi passare ad una stasi stile post-rock ed infine rituffarsi in picchiata con un riff prepotente sporcato dallo wa-wa.
Una band a tutto tondo, due chitarre ed una batteria e molta molta inventiva, la capacità non comune di spaziare con facilità in più generi anche nello stesso pezzo e assolutamente imperdibili dal vivo, questo sono i Rosolina Mar: Enrico Zambon, Andrea Belfi, Bruno Vanessi…tenete questi nomi bene a mente… mastodontico capolavoro abbastanza differente dal precedente lavoro più intimista e riflessivo; qui ci troviamo di fronte il fuoco, la vendetta e la speranza.
Voto: 10
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