Thee Stranded Horse ‘Thee Stranded Horse’


(As Corpus/Risonanza Magnetica 2005)

Il cantastorie, o songwriter, che fa molto più “cool”, è l’artigiano della parola che avvita, spezza e lima le sue strofe, trattando le note come colori, catalizzatore di umori.
Se poi gli strumenti, oltre che suonarli, li costruisce, beh, questo è un caso di totalitarismo assoluto, autarchia che impressiona, dal sapore medievale e che rende sotto i miei occhi questo personaggio ancor più straordinario.
Thee Stranded Horse (alias Yann Encre), menestrello francese, scrive canzoni senza tempo, barocche nonostante il nudo accompagnamento di strumenti autoprodotti ( chitarra e Kora), partorisce motivi scheletrici, di immacolata innocenza: come se il marinaio che navigava tra le stelle scendesse giù in picchiata fino al delta- blues primordiale.
Un meraviglioso biglietto da visita formato 7”. Con estrema fiducia attendiamo l’album d’esordio.

Voto: 8

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Autore: danielecintio@hotmail.it