(Afk Records 2005)
La Afk continua la sua coraggiosa opera indagatoria nell’intricato universo
dell’elettroacustica e dell’improvvisazione.
Nuova uscita ed ennesimo centro pieno.
I due Davide Tidoni (percussioni / elettronica) e Nark Bkb (elettronica
ed artista visuale), confezionano una delle uscite più succulente degli
ultimi tempi con questo loro pesce piatto.
Equilibrio pressoché perfetto quello che si instaura fra i due, otto brani
che mirabilmente coniugano pulsioni ambient (nero pece) e scatti percussivi quasi
Bennink (per l’incessante moto perpetuo esibito).
Sfrigolamenti, stridori e rasoiate; luoghi per la mente e sollecitazioni fisiche.
Essa ed il suo percussivismo primitivo in odor di Z’ev, la distesa
venefica di Candida, i suoi stridori sinistri e la sua apparente immobilità,
l’iniziale, profonda, Entro; ogni cosa pare perfetta.
Ed ancora, Prude, battito battito battito, la conclusiva Cuscino;
la visualizzazione di quello che potrà essere.
Lascia sul palato un leggero aroma, una sorta di etnicismo trasfigurato
che amplifica ulteriormente la carica batterica esposta.
Suono ombroso ed emotivo, rinnova e consolida l’idea che in Italia; stiamo sfornando
opere angolari fra le più interessanti dell’intero panorama internazionale.
Vertigine da altezza, gioco pericoloso ed affascinante; scontro/incontro fra elettroacustica
ed improvvisazione.
Contaminazione riuscita.
Dannata Afk!
Ad ogni uscita un passo in più verso il cielo più alto.
Da queste parti passa la bellezza; non lasciatevela sfuggire ingenuamente.
L’erba del vicino non sempre è la più verde.
Voto: 8
Link correlati:www.afkrecords.com