(Old Gold Records 2005)
L’ex membro di Nuégado De Serpientes e dei fantomatici Reynols, Earzumba (aka C.D.Christian Dergarabedian) ha da poco dato alla stampe uno strabiliante affresco-manifesto (neo-psichedelico) per la Old Gold Records: prima label ‘out’ a stelle e strisce con cui l’eversivo del suono di Buenos Aires arriva (miracolosamente) ad incidere un lavoro solista; ricordiamo, stampato con una tiratura super-limitata di 500 copie.
Miei cari signori, INCOLLATEVI con tutte le forze alla vostra poltrona del cuore, al vostro amato letto stanco, ovunque vi sia l’opportunità di stare ben saldi, mentre la musica sfocia dalle casse: una miscela di suoni e la loro (imponente) consistenza fanno di “Simulando Un Refugio” un disco-oggetto esplosivo.
Quale termine da usare per esprimere, almeno in parte, gli ingredienti del micidiale cocktail shakerato dal terrorista Argentino?
Beh… di certo, il termine psycho-ambient, anche se brutto, è quello più adatto da immettere dentro il contesto eseguito, contaminato al 90% da flussi di coscienza e da pura musica ambient(ale), dove un tema preciso s’impadronisce degli eventi, comparendo ad oltranza per tutta la ‘corsa’.
Percussioni fatte in casa, synths, theremin, fender rodhes, piano, flauta, mini disc e un folto archivio di suoni ambientali-atmosferici campionati: il rigoglioso armamentario posto da supporto ad un eclettico, quanto misterioso one man band; un uomo che tutto ama architettare (aspetto particolarmente in vista proprio da questo cd) attraverso una peculiare metrica emozionale dalle nuance oscure.
Ideato come unico concept, l’intera sciorinata dei ‘brani’ si snoda dal motivo principale, solo con l’ultimo atto di Celebrating Together, accesso urto fra samples vocali, piano e ricezioni radiofoniche, impastati e schizzati tra di loro ad una velocità super-sonica. Solo per qualche secondo, verso la fine, sarà riconoscibile un’annebbiata melodia, che ricondurrà i più attenti alla figura d Burt Bacharach. La track, sembra assurdo pensarlo, non è altro che un personale (e decisamente azzardato) omaggio di Mr C.D. nei confronti dello storico song-writer, per opera di un collage impazzito.
L’immagine scelta per la cover: lo scorcio di un bosco in autunno, i suoi mille alberi spogli e rannicchiati l’uno con l’altro devolvono all’esterno un carico di bonarietà che lega eroticamente e perfettamente alle danze estetiche, mosse dai primi scacchi (Fans Of Themeselves, hi-fi devouts, Waiting On a Tear, With Their Great Heroes). E’ molto arduo tentare di riconoscere l’ossatura interna dei brani, tutto sciorina come un unico magma: UN VORTICOSO SOSPIRO in cui le diverse particelle, costituite dagli strumenti, suonano all’esterno con un unico (grosso) corpo; che si muove al pari di un vento, prima mite, poi burrascoso. Speriamo che la cosa non finisca qui e che il fantasioso Dergarabedian venga conosciuto e apprezzato (o lodato) da una larga fascia di estimatori di ‘Pazza Musica’.
Sud-America Uber Alles!!!
Voto: 8
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