(Moonlee Records 2004)
Provengono dalla Slovenia gli Entreat. (ebbene sì, è scritto col punto finale), gruppo che ci propone l’ormai piuttosto familiare genere ‘death metal/hardcore’, di chiara provenienza Soilwork, In Flames più quella punta di At The Gates.
D’accordo, di band simili ce ne sono proprio tante ed è davvero difficile ritagliarsi uno spazio autonomo; purtroppo i cinque sloveni difficilmente riusciranno a farsi vedere con questo secondo lavoro, seguito del debutto “Shaded” uscito sotto la Choose Life Records.
Nonostante una presentazione più che buona e una produzione davvero notevole, opera di Alex Azzali, il materiale spesso non riesce ad andare al di là del ‘già sentito’.
Alcuni pezzi riescono comunque a rimanere piacevoli senza difficoltà, soprattutto l’iniziale Ride (Desperado) e The Salesman Of Dreams, ma generalmente gli Entreat. non riescono a rimanere granché impressi; poi i momenti tranquilli in cui il cantato di Patrik diventa pulito risultano vagamente sgradevoli (e il doppio eco in Non Plus Ultra di certo peggiora la situazione).
Intendiamoci, “Deincubation” non è un brutto album, ma per i fan del genere potrà al limite servire come passatempo disimpegnato, non certo da essenziale novità. Se i cinque sloveni vogliono davvero ‘costruire sè stessi in uno spazio senza nessun punto di riferimento’, ci vorrà maggiore pratica e la giusta dose di indipendenza.
Voto: 6
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Autore: nukep@inwind.it