(Autoprodotto 2005)
Vengono dalla provincia di Napoli gli A Season In Hell, autori di questo breve disco di quattro pezzi che riunisce due precedenti demo; un rock grezzo ma piuttosto lineare nell’iniziale Welcome, a metà strada tra gli Smashing Pumpkins di “Siamese Dream” (specie nel suono saturo della chitarra) e i primissimi Afterhours pre-Germi; segue The Great Confusion, una lunga e languida ballad che
chiama in causa i Radiohead e (ancora) il Corgan più melodico, divisa in due parti, delle quali la migliore è di certo la seconda, più ricercata e articolata nelle sonorità; stessi referenti ma più compattezza nella successiva You, caratterizzata da un buon equilibrio tra atmosfere rarefatte e assalti frontali; l’ultimo episodio spetta a In My Head, un’altra ballad eterea con un’ottima chitarra in primo piano, ma con una melodia vocale monocorde e un inglese maccheronico, stentoreo e scricchiolante che stancano l’ascoltatore ben presto.
Sicuramente si sente un miglioramento dai primi ai secondi due pezzi, non tanto per la qualità dei pezzi (che non sempre convince in pieno) ma per una maggiore attenzione dedicata ai suoni; ciò non toglie che per arrivare ad una proposta convincente in pieno la strada da fare è ancora unga.
Voto: 5
Link correlati:A Season In Hell
Autore: alealeale82@yahoo.it