Di Luca Regolin
(Polyvinyl Records 1998)
Album datato ma ancora validissimo…nettamente superiore al pattume che purtroppo sempre più si fa largo nei cupi anfratti ormai emo-pop. Alfieri del tipico sound del midwest che in quegli anni mieteva vittime a destra e a manca (Promise Ring, Giant’s Chair, Boys Life, Getupkids etc…), riuscivano a coniugare potenza e melodia come pochi altri con pezzi che ti si stampano da subito in testa, con il caratteristico doppio cantato (fantastico Chris Broach in Milwaukee Sky Rocket e i suoi nevrotici “YEAH”). poi purtroppo anche loro hanno smussato gli angoli, trombato il povero Chris, cambiato nome, finale con rincoglionimento dovuto da sirene (troppo) pop…ma qua ci sono almeno 7 pezzi da urlo (New Nathan Detroits, Killing A Camera, Milwaukee S. R., Urbana’s Too Dark, etc…) che hanno marchiato a fuoco un sound che di lì a poco sarebbe diventato purtroppo un trend vista l’esplosione dei Getupkids…
Album da ascoltare e riascoltare magari con una nostalgica lacrimuccia che solca il viso…
Voto 9