(Glitterhouse Records/Venus 2006)
Dopo il deludente ‘Ambuscado’ dello scorso anno, il prolifico Hugo Race torna al blues fondato su testi e voce, anche se restano echi del suono etereo e astratto sviluppato per quel disco. Secondo quanto recita la scheda redatta dalla Glitterhouse ‘Taoist priest’ è la summa delle sonorità e degli stati d’animo manifestati nei sei dischi precedenti.
Di sicuro in ‘Taoist priest’ è possibile leggere l’eco di questi tempi confusi e disgraziati, dove la spiritualità si accende al confronto degli eventi bellici, rappresentati nelle immagini degli elicotteri Cobra e Chinook riprese nel libretto. In questo senso si alternano momenti più classici e blues, tipo Ready to go, dedicata nientemeno che ad una bomba, ad altri assai meno lineari quali Unknown 04.
Registrato tra una data e l’altra dell’abituale tour de force europeo, ‘Taoist priests’ si avvale della line-up dei True spirit, ovvero Chris Hughes, Michelangelo Russo, Marta Collica e Giovanni Ferrario.
Voto: 7
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Autore: s.sparapani@fastnet.it