(Thrill Jockey/Wide 2006)
L’uomo di Tucson emigra tra le nevi del Canada per donarci l’ennesimo gioiellino che, se non sposterà di molto gli orizzonti del rock, regala armonia ed emozioni a piene mani. La novità è che quel diavolaccio di Gelb orna il suo consueto folk blues con l’acqua santa elargita da un coro gospel, i Voices of Praie.
In sintesi è andata così: invitato all’Ottawa blues festival per suonare in una chiesa accanto ad un cantautore locale, Gelb resta stregato dalle melodie dei gruppi gospel tanto da desiderare ardentemente di trasferire quel magico flusso nelle sue melodie oblique. Il direttore, cui chiede se sarebbe possibile registrare materiale non religioso, risponde: perché no…, a patto che il messaggio resti positivo.
Per l’occasione Gelb ha trovato un degno sostituto di John Convertino alla batteria, grazie a Jeremy Gara già degli Arcade Fire. A parte poi il contributo di un paio di chitarristi il resto è appannaggio dello stesso autore che al solito si cimenta con più strumenti.
Quanto ai contenuti, ci sono quattro brani dei vecchi Giant Sand, tra cui la stupenda Chore of enchantment, quattro dello scomparso amico e sodale, Rainer Ptacek, e sei composti per l’occasione.
Resta da ricordare, casomai ce ne fosse bisogno, che ‘Sno angel like you’ (e, a proposito, letto nella sua interezza il titolo dovrebbe significare, Howe Gelb, non c’è un angelo come te), è il sesto progetto scaturito dalla fervida mente di Gelb negli ultimi due anni, tra cd a suo nome, oppure Giant Sand (in realtà sempre lui con un paio di strumentisti danesi individuati per l’occasione), Band of Blacky Ranchette e così via. E tutto ciò senza minimamente annoiare. Non è poco.
Voto: 7
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Autore: s.sparapani@fastnet.it