(Keplar/Microsuoni 2005)
Seconda emissione per il progetto Mui del duo tutto italiano formato dai pescaresi Stefano D’Incecco e Fabrizio Tropeano. Grande apertura di vedute in questo ‘Inside A Moving Machine’, un album dove finalmente si riesce a coniugare elettronica e musica strumentale senza scadere nel banale ne tantomeno nel melenso. Complice anche la collaborazione con l’ungherese Robert Bere aka Tigrics, le 8 tracce, variegate negli intenti, pur se arricchite da dinamismi sintetici, sanno offrire prospettive intimiste di ascolto. Un vasto corredo di suoni assemblati con accortezza maniacale, suoni che si integrano alla perfezione in un meccanismo cinematico, offrendo suggestioni oniriche e dalla cifra generalmente post-rock, che in varie fasi arrivano fin quasi a lambire i territori dell’improvvisazione jazz. Un disco da piazzare certamente ai vertici delle playlist dell’anno passato, incredibile se si pensa ad una produzione italiana.
Voto: 10
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