(Spezialmaterial / Baked-Goods / Wire 2005)
Beat secchi che si stagliano su un tappeto sonoro ruvido e granuloso, ricami d’archi e glitches che giocano a rincorrersi, linea vocale dai toni sommessi che ricorda tanto David Sylvian quanto gli Archive, fuochi d’artificio noise nel finale.
Please confirm the world, il brano che ci accoglie si presta benissimo per introdurre ed inquadrare Softland, giovane esponente della sound art che risponde al nome di Christof Steinmann. Dalle installazioni multimediali, alle sonorizzazioni su richiesta sino a questo ‘War Againstt Error’, terza prova sulla lunga distanza, ancora una volta per l’etichetta svizzera Spezialmaterial.
Ventidue tracce in cui le “canzoni” vere e proprie sono intervallate da brevi passaggi acustici (spesso titolati come coordinate geografiche), una sorta di field recordins (simulati?) e appena percettibili, che ci impegnano anche solo per pochi secondi. Combinazione di elementi folk, scheletri techno in slow motion, strumenti acustici su basi preparate elettronicamente. Il tutto per un risultato, con comprensibile stupore, piuttosto leggero e orecchiabile in molti passaggi, come se il fine fosse quello di dar vi(s)ta a composizioni pop, d’avanguardia. Esemplare
Mlle.
a incorniciare le due anime dell’artista nella ripetizione infinita e immutabile della frase “je t’aime” mentre la struttura ritmica si evolve in continuazione, suggestiva fotografia con differenti messe a fuoco. In
Huch
un contrabbasso diviene il protagonista principale e guida archi e fiati nell’intricato percorso tra gli improvvisi bleeps e le pulsazioni che ne ostacolano il cammino. Bene anche
Llum
e
Heute
, delicate rappresentazioni (di quel) pop, melodiche e trasognanti.
Non certo un ascolto immediato e consigliabile a chi si affaccia per la prima volta ad un genere comunque fin troppo abusato quale l’IDM, ma che non tradirà la curiosità degli appassionati, l’eclettismo dell’autore saprà ripagare a fondo la fiducia. Raffinato.
Voto: 6
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