(Indelirium Records 2005)
… Puntini sospensivi… La musica riecheggia ancora nelle mie orecchie, intente a comprendere, intente a capire, intente a trasmettere al cervello un giudizio su questo cd… Le distorsioni delle chitarre sono ancora nitide in me, la spazialità e l’ariosità di alcuni pezzi ancora li sento sulla mia pelle; la batteria che picchia, ma con sensibilità, scuote ancora le mie viscere… E il giudizio è chiaro.
Una registrazione perfetta, ottimi strumentisti, canzoni che appena vorresti etichettarle come ripetitive ti smentiscono, ti portano a esprimere giudizi ottimi, su un genere che magari non ami, ma che ti rendi conto è ben suonato e ben realizzato.
Le tracce sono 9, legate al genere che esprimono, ma con una loro personalità che le permette di realizzarsi fino in fondo. Che dire di un cd veramente ottimo, se non che è ottimo? In realtà piccole critiche possono essere mosse, soprattutto in alcuni punti del cantato e in linee melodiche che a volte si ripetono, a causa di un uso forse ripetitivo di urli cattivissimi…
Ma la musica che fa da sfondo a ciò lega così bene con quella realtà sonora da lasciare ogni dubbio nel cassetto, insieme ai soldi che prenderete per acquistare questo cd…
Voto: 8
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Autore: matteomad@email.it