(Autoprodotto/Kick Agency 2005)
C’è Katrienne e c’è subito feedback positivo dal loro omonimo album di debutto. L’attacco di voce struggente di Our changing earth non è solo una impressione dell’inizio, è solo una prima. Di raffinata gentilezza femminile. Presenza che quando già metà strada dell’album è trascorsa (La paz e The other) stringe emotivamente d’assedio l’ascolto.
Katrienne c’è:… e sembra di sentire Mogway, Sigur Rós o gli Enablers. Meno maturi degli uni, meno orchestrali degli altri, meno poetici degli ultimi ma coi stessi scrosci fragorosi di chitarre dei primi, coi stessi umori nordici dei secondi, lo stesso uso post del rock dei terzi.
Katrienne c’è soprattutto nella scia di sensazioni che i quattro veronesi riescono, a stereo spento, a lasciarsi dietro.
Il loro è un segno, seppur piccolo, in un rock che non c’è più.
Voto: 7
Link correlati:www.katrienne.com
Autore: carbeman@virgilio.it