(Into My Bed/UnaMusica/Milarecords/Bosco Rec. 2006)
Aleggia un alone sinistro e di costante tensione sui paesaggi cupi di questo singolare cd-r, nato dalla volontà di Davide Riccio, scrittore e musicista chiaramente fascinato da suggestioni dark-wave di stampo ‘80. Un’opera recitata dove Riccio è autore dei versi e nello stesso tempo collaboratore di personalità artistiche di rilievo, diversamente invischiate nell’avanguardia musicale italica. Ben 19 episodi che evocano arie malinconiche e a tratti tragiche per un susseguirsi di landscapes con suoni che si adattano perfettamente alla natura visionaria dei testi. Davide ben si immedesima nella parte e scandisce parole in maniera profonda, il certosino lavoro di studio, pilotato in primis dall’abile mano di Mirco Rizzi (Ashtool), fa il resto. Spiccano, come prevedibile, le orchestrazioni sintetiche in chiave ambient di Paolo Veneziani, che aprono l’intero disco, ma generalmente le parti recitate da Riccio godono tutte di forte carica evocativa, un po’ meno quelle cantate, strettamente vincolate all’immaginario dark-romantico del cantautorato post-wave (vedi Sylvian e Cave). Ad ogni modo un’opera avvincente, che cattura l’attenzione. Sarebbe interessante vedere come un’operazione del genere possa funzionare dal vivo.
Voto: 7
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