(Stuprobrucio Records CD-r 2005)
Ripetuti richiami all’indie d’oltreoceano degli ultimi anni, chitarrismo sonico, tastierine sbilenche e irriverenti, propensione in bilico tra melodia e rumore. Sono questi gli ingredienti della musica dei Drink to me, quattro ragazzi di Ivrea che con “Kralle Brau Sessions” giungono al secondo demo, pubblicato dalla loro Stuprobrucio Records.
Il pregio maggiore dei Drink to me è quello di scrivere belle canzoni, riuscendo a conciliare abilmente nevrosi e melodia. Strutture oblique in cui chitarra, basso e synth si incastrano agilmente mentre la voce stende accattivanti linee melodiche. Ne sono un esempio i due brani killer del disco: l’iniziale Paso Adelante, traiettorie sghembe fra Sonic Youth e Pavement (o primissimi Three Second Kiss se preferite), e l’assalto post punk, tra Brainiac e Redworms’Farm, di Interstellar Overcock. Sulla stessa lunghezza d’onda troviamo anche Devil and Her.
Ma un altro punto a favore dei quattro piemontesi è sicuramente la versatilità nel songwriting, come dimostrano i romanticismi wave di Drink to Celia, le malinconie elettroacustiche di Masetti. A True Story e Modern (Life) Style e l’ammaliante Stuprobrucio Killed Josef K, quasi dei Liars votati alla psichedelìa. Sette tracce notevoli dunque per uno dei migliori demo che mi è capitato di ascoltare negli ultimi tempi.
Li aspettiamo ora al varco dell’esordio sulla lunga distanza (dovrebbe uscire a breve un album per la Midfinger): se mantengono le promesse, magari affinando un pò il tiro, potremmo sentirne parlare a lungo.
Voto: 8
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